Pagine dedicate a uno scrittore per l’infanzia che non fa una scrittura a “genere minore”
- direttore

- 27 ott 2020
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L'edizione del 27 ottobre 2020 de L'Osservatore Romano dedica tre pagine dell'inserto di approfondimento di cultura, società, scienze e arte "Quattro pagine" a Gianni Rodari a cento anni dalla nascita di un "scrittore favoloso
amico dei piccoli".
"Ha dimostrato che letteratura per l’infanzia e letteratura per gli adulti
possono convergere e coabitare alla pari" dice Marco Beck, Giulia Galeotti ci racconta di Giulia Mafai, prima illustratrice, che ricorda come Rodari "Trovava sempre il bello e il ben fatto nei suoi collaboratori» ci racconta Giulia Mafai, che nel 1950 curò le illustrazioni del suo primo libro, Il libro delle filastrocche, che definisce "bello e non presuntuoso", e tanto altro ancora in queste tre pagine tutte da leggere per scoprire come ci dice Daniela Marcheschi che bisogna "sfatare uno stereotipo ancora oggi diffuso per insufficiente conoscenza dell’opera rodariana e condensato in un’etichetta sbrigativa: “scrittore per l’infanzia”, con la sottintesa
riduzione di quel tipo di scrittura a “genere minore”.



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