La scuola è socialità. Non si rimpiazza con monitor e tablet
- direttore

- 18 mag 2020
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Sulle pagine de "La Stampa" (18 maggio 2020) leggiamo:
"La prospettiva che emerge è quella di una definitiva e irreversibile liquidazione della scuola nella sua configurazione tradizionale, sostituita da un’ulteriore generalizzazione e da una ancor più pervasiva estensione delle modalità telematiche di insegnamento."
Si tratta di un passaggio dell'appello di 16 intellettuali contro la prospettiva di un “modello in remoto" che vede tra i firmatari il filosofo Massimo Cacciari.



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