Valutazione? Cosa possiamo aspettarci?/2
- direttore

- 11 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 12 mag 2020

Siamo ancora nella fase dell'attesa di conoscere con quali modalità e strumenti si concluderà questo anno scolastico che possiamo definire "della distanza": quale valutazione finale adottare nella scuola primaria e secondaria, quale esame a conclusione del 1° ciclo, quale esame "orale" di maturità che parte da uno scritto (che dicevano che non ci sarebbe stato)?
Un'attesa di pareri, di riscritture (forse) che non rimane silenziosa e che attraverso diversi mezzi di comunicazione registra interventi e prese di posizione.
Nell'aprile scorso su "Insegnare" (rivista di CIDI) l'articolo "La valutazione degli apprendimenti, la certificazione delle competenze e degli esiti." individua i passaggi salienti, normativamente parlando, del processo di valutazione nella scuola italiana. L'autrice, Caterina Gammaldi, considerando il dibattito in corso su come e cosa valutare, conclude dicendo "fossi a scuola, in questa situazione di incertezza praticherei la convinzione che “l'obbedienza non è più una virtù”.
Qualche giorno fa (9 maggio 2020) la lettera, indirizzata da ANP alla ministra Azzolina, per rappresentare "evidenti criticità" sulla modalità di svolgimento della valutazione e dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione che si chiude con suggerimenti e richieste di modifiche. La posizione è stato ovviamente ripresa dalla stampa con titoli che parlano di proteste e di possibili ricorsi.
Con il post (lungo e articolato) "Ripartire: da quale scuola?" la professoressa Simonetta Fasoli (Università La Sapienza - Roma) il 10 maggio manifesta che ha l'impressione, leggendo le bozze dei provvedimenti ministeriali, "che sia prevalsa nelle stanze del ministero un'intenzione sostanzialmente "normalizzatrice". Della serie: non neghiamo l'emergenza, ma accompagniamo le scuole verso l'uscita cambiando da un lato il meno possibile e dall'altro lasciando in piedi, per la scuola che viene avanti, il deposito di cambiamento che ci interessa far sedimentare (vedi didattica a distanza, il fantasma che si aggira nel testo)"
Con un comunicato ANSA (11 maggio 2020) i dirigenti scolastici aderenti a Cisl Scuola, sulle bozze dei provvedimenti inerenti valutazione ed esami finali, sollevano diversi dubbi anche alla luce dell'art. 33 della Costituzione perché "L'esame proprio non c'è. Non c'è ammissione, non c'è commissione, non c'è alcuna prova e questo mal si accorda con le previsioni costituzionali".
Telegram (11 maggio 2020) sul canale "Prima la scuola" di Marco Campione un podcast che parla "dell’esame di stato del primo ciclo (l’esame di terza) con qualche breve incursione anche in quello del secondo (la maturità)." L'autore crede che "sia possibile migliorare l’esame di terza almeno su due punti specifici"
Rimaniamo in attesa ... della volontà di riprendere in mano completamente la “questione valutazione” degli apprendimenti, delle competenze, del comportamento … e, perché no, della scuola. (esseci)
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