Sulla conclusione dell'a.s.: opinioni diverse ... Ma il confronto dov'è?
- direttore

- 26 apr 2020
- Tempo di lettura: 1 min

Sulla conclusione dell'anno scolastico, sul "tutti promossi" (anche se la ministra Azzolina muovendosi nello slalom delle dichiarazioni afferma che le insufficienze vengono segnate, si ma per quelli della maturità che si iscriveranno all'università come la mettiamo?!?), sulle commissioni e sul dove e sul come si svolgeranno gli esami conclusivi, ... si incomincia a leggere qualche cosa sulla stampa e sui social (anche non di settore). A Ernesto Galli della Loggia che, dalle pagine del Corriere della Sera, sostiene a proposito del "Tutti promossi" "che si tratti di un grave sbaglio, di una scelta profondamente diseducativa" perché "Nulla è più istruttivo dei sacrifici."e avanza una proposta "certo criticabile" che impatta con l'organizzazione e l'avvio del prossimo anno scolastico, risponde, dalla sua pagina face book, Cesare Moreno (presidente dell’associazione Maestri di Strada) che "la scuola deve diventare capace di caricare i contenuti didattici con marche affettive che rendono significativo l’apprendimento".
La questione, a ben guardare, va ben oltre la contingenza di un anno ridotto e concluso a distanza, e nell'immediato stante l'appuntamento valutativo (voti si, voti no, cosa e come valutare le attività svolte on line: riflessioni e considerazioni di Caterina Gammaldi, ex componente CNPI), va sul senso della scuola, dell'impegno, del diritto/dovere all'apprendimento, del cosa e del come svolgere l'insegnamento, del come ci si prende cura (i care) delle diverse fragilità ... tutti ragionamenti da riprendere, tutti insieme e, soprattutto, per tempo!



Commenti