Il design per ripensare le relazioni
- direttore

- 16 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Il mondo di colpo si è ristretto: sono tornati i confini, sono state recuperate differenze e barriere, ma è allo stesso tempo più largo, perché
siamo tutti nella stessa situazione. In questa nuova normalità la gestione degli spazi sarà un strumento cruciale nella trasformazione della
realtà.
Alberto Improda e Marco Alberti sulle pagine web de "Linkiesta.it" nel loro articolo registrano le realizzazioni che il design italiano ha prodotto in questa fase emergenziale ma anche che la situazione ha avviato, nel villaggio globale un lavoro di riprogettazione di sistemi di relazioni, assetti di alleanze, modalità di interazione perché "L’essere umano, anche in questa nuova dimensione, grazie al Design continua a modificare la Realtà, a disegnare il Futuro, perché progettare – Prodotti, Servizi, Relazioni e Sistemi – significa in fondo “confrontarsi con la Storia” (Trabucco, Design, 2015).
Mario Cucinella, architetto e designer di fama internazionale, che con il lockdown ha riscoperto la casa, sé stesso e il suo lavoro, nell'intervista per "Gocce di gratitudine" (di Oscar di Montigny) sottolinea "Questo momento mi ha permesso di pensare a ciò che faccio e all’importanza del gruppo con cui lavoro. Siamo tutti connessi e abbiamo creato un cervello di 100 persone, che lavora molto meglio del mio, da solo. In più credo ci siamo resi conto tutti che la natura, nonostante come l’abbiamo trattata per anni, ha una forza straordinaria." L'intervista diventa un'occasione per una riflessione sull’architettura che deve ridisegnare gli spazi che occupiamo e che in questo periodo abbiamo imparato a misurare con una diversa unità di misura.
Indicazioni e suggestioni da applicare anche ai "nuovi" ambienti di educazione e formazione, andando oltre gli edifici scolastici. Riscoprire e ridisegnare la propria casa ma anche ri-co-progettare spazi educativi diffusi e, soprattutto, in dimensione nuova. (esseci)
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